22 Giugno 2022
Pubblicato il 22 Giugno 2022
Il Mercoledì dell’ #EducazioneFinanziaria: “#CACs”
Come anticipato intorno a fine 2021, attualmente i titoli governativi stanno soffrendo… e tanto.
Come se non bastasse, siamo in un momento storico delicato e sempre più spesso si temono gli effetti di una #Stagflazione (ne parlavo qui https://www.lucamorenofinanza.it/newsletter/il-mercoled%C3%AC-delleducazione-finanziaria/anno-2021-il-mercoled%C3%AC-delleducazione-finanziaria/27-ottobre-2021) o addirittura di una #Recessione (ne parlavo qui https://www.lucamorenofinanza.it/newsletter/il-mercoled%C3%AC-delleducazione-finanziaria/18-maggio-2022).
Meno male che i titoli di stato sono sicuri… o no?
Non mi riferisco all’eventualità del #Default ma alle semplici clausole #CACs.
Di cosa stiamo parlando?
Volute da Bruxelles nel Trattato sul Meccanismo Europeo di #Stabilità, sono le “Clausole di Azione Collettiva” valide per i titoli di stato emessi dal 2013 di dirata superiore ai 12 mesi.
In estrema sintesi sono una serie di regole che permettono agli Stati che vivono una situazione di difficoltà di attuare una #ristrutturazione del debito.
Se però la leggiamo dal punto di vista dell’investitore che detiene dei normali #BTP (ma non solo) le possibilità possono essere le seguenti:
La data di scadenza del titolo può essere #posticipata
Si può ritardare il pagamento delle #cedole
Lo Stato può #decurtare pagamenti delle cedole e rimborsi
Il metodo per il calcolo dei #pagamenti può essere #cambiato in modo arbitrario
Può cambiare la #valuta di pagamento
Per approfondimenti riporto il decreto del 7 Dicembre 2012.